Il Medagliere della Polizia di Stato
La modifica del medagliere E’ da dire ancora che, nel corso della sua breve storia, il Medagliere è stato oggetto di due importanti modifiche con una terza ormai in itinere e che dovrà avvenire prossimamente. La prima modifica è stata apportata in conseguenza della smilitarizzazione e del cambio del nome occorsa dopo il 1981. La seconda, invece, formalizzata con emendamento allo statuto del 2007 ha riguardato la semplice composizione del drappo, stabilendo l’aggiunta dell’esposizione delle Medaglie d’oro e d’argento al Valor Civile, le quali sono andate ad aggiungersi a quelle dell’Ordine Militare d’Italia. Nel primo caso, si è sostituita alla base del drappo la dicitura "Associazione Nazionale delle Guardie di P.S." con la nuova denominazione "Associazione Nazionale della Polizia di Stato", inoltre è stato rimosso il fregio e sostituito con una composizione, sempre ricamata in oro, rappresentata dallo Stemma Araldico della Polizia affiancato dal fregio a questa in parte sovrapposto. Nel secondo, invece, sono state semplicemente aggiunte sul drappo due file di medaglie rappresentanti la nuova categoria delle Medaglie d’oro e d’argento al valor civile. E non è escluso, infine, che il Medagliere debba subire un’ulteriore modifica, in quanto lo stemma araldico della Polizia di Stato con DPR del 8.6.2007 è stato spogliato delle fronde di quercia ed alloro che originariamente lo contornavano.
Simbolicità dell’esposizione delle ricompense sul drappo A causa del notevole numero di ricompense attribuite alla Polizia in oltre 161 anni, non potendo le stesse essere fedelmente applicate sul drappo nella loro reale entità numerica, è stato inevitabile che le varie categorie di onorificenze vi comparissero, sin dall’origine, rappresentate in meri termini simbolici. In pratica, quel che si vuol dire è che non vi è una perfetta coincidenza fra le ricompense esposte sul drappo e quelle realmente percepite dall’Istituzione e dai suoi uomini. Infatti, al di là delle 3 medaglie all’O.M.d’I. e delle 5 medaglie d’oro al valor militare individuali, tutte le altre categorie di onorificenze al valor civile compaiono sul drappo rappresentate da una o più file a simboleggiare un numero che è nella realtà di gran lunga superiore.
L’ANGPS custode delle tradizioni della Polizia
Nel 1968, con la concessione dell’autorizzazione al suo utilizzo pubblico, è da ritenere che il Ministero dell’Interno effettuò una mera consegna ideale e simbolica del medagliere all’ANGPS, delegandola, quale Associazione rappresentativa delle tradizioni storiche e culturali della Polizia, alla sua realizzazione materiale. Così, mentre il Sodalizio era ancora in piena fase organizzativa, il Comitato Esecutivo, organismo che presto verrà sciolto e rimosso dallo Statuto su richiesta del Consiglio di Stato, essendo stata l’Associazione invitata a partecipare con propria rappresentanza alla Festa della Polizia del 6 luglio in Nettuno, alla riunione del 13.06.1969 con Verbale nr. 10, deliberava all’unanimità quanto si riporta testualmente : "Il Presidente (Generale Luigi Cerquozzi, ndr) porta a conoscenza dei Membri del Comitato Esecutivo che alla cerimonia per l’Anniversario della Costituzione del Corpo, che avrà luogo a Nettuno il 6 luglio p.v., l’Associazione è stata invitata a partecipare con una rappresentanza di militari in congedo. Pertanto, prospetta di far intervenire i militari muniti di bustine e baveri, i cui campioni sono stati già approvati superiormente, con relativo medagliere. In attesa che S.E. il Capo della Polizia (Prefetto Angelo Vicari, ndr) decida in merito alla proposta formulata per la fornitura di 1000 bustine e baveri da distribuire alle Sezioni Provinciali costituite con relativo atto, nella misura del 20% degli associati, il Presidente prospetta la necessità, dato il breve tempo a disposizione, di ordinare subito il medagliere,100 bustine e 100 baveri. L’importo complessivo della spesa, commisurata ai prezzi correnti in commercio, si aggirerà sulle 380-400 mila lire. Il Comitato Esecutivo ad unanimità, approva la proposta del Presidente e dà mandato al Segretario Generale di provvedere in conseguenza".
Era questa l’attività preparatoria al primo impegno pubblico dell’ANGPS, costituito dalla celebrazione del 117° anniversario della nascita della Polizia, avvenuto presso la Scuola di Nettuno. Contestualizzando il documento all’intensa attività sociale del tempo, emerge evidente come l’impegno dei vertici del sodalizio fosse in quel momento focalizzato su tre direttrici: da una parte a consolidare e sostenere la rete associativa provinciale ed a favorirne lo sviluppo, dall’altra a determinare i segni distintivi per soci ed Associazione in funzione delle cerimonie e degli impegni pubblici; ed infine, a redigere la normativa del Regolamento di attuazione allo Statuto che sarebbe stato licenziato nel suo testo definitivo dal Consiglio Nazionale alla riunione del 22 ottobre 1971.
Il Sacro Drappo Quindi, quando il 13 giugno 1969 il Comitato Esecutivo decide di "ordinare il medagliere", la sua foggia, colori, emblemi e composizione, erano già stati "approvati superiormente" (Come recita il Verbale nr. 10 citato) dal Consiglio Nazionale secondo una analitica descrizione che poi andrà a formare il testo dell’Art. 2 lett. c) e d) del Regolamento allo Statuto che di seguito riportiamo testualmente: c) "Medagliere per l’Associazione. E’ costituito da un drappo in seta cremisi con dimensioni di cm. 80×80, il tessuto è doppio con frangia dorata alla base alta 8 cm., vi è ricamato in oro il fregio del Corpo alto cm. 25 e porta la scritta: “Associazione Nazionale delle Guardie di P.S.”. - Il fregio del Corpo e la scritta vanno messe alla base del drappo.- L’asta è in metallo cromato, snodata, alta cm. 210 con canna di mm.30, e completa di lancia che riproduce il fregio del Corpo, la traversina è a forcella. - Possono essere applicate medaglie dell’O.M. d’I., d’oro e d’argento al V.M., d’oro e d’argento al V.C.-". d) "Medagliere per le Sezioni. Analogo a quello descritto al punto c) ad eccezione delle dimensioni del drappo che sono cm. 60×60 e della dicitura che è la seguente:- “Associazione Nazionale delle Guardie di P.S. Sezione di… con l’indicazione di cui alla Lett. b) (Località di Costituzione, ndr). Infine, altro elemento fondamentale per la tematica che ci investe, è costituito dal testo dell’art.3 comma 1° del Regolamento di attuazione, ove si statuisce espressamente “Le bandiere ed i medaglieri dell’Associazione e delle singole Sezioni sono acquistati, rispettivamente, dal Consiglio Nazionale e da ciascun Consiglio di Sezione”. In conclusione, l’assenza totale di elementi di riscontro documentali, fotografici, normativi e di memoria storica anteriori all’anno 1968, portano a ritenere che il Medagliere della Polizia di Stato, sia stato sino ad allora un simbolo esclusivamente ideale. In pratica, le Istituzioni che si sono susseguite nel corso dei 116 anni antecedenti, hanno conservato, attraverso i vari uffici o preposti, la mera contabilità e la documentazione individuale, per la verità in vari casi incompleta o smarrita nel tempo, dei tanti beneficiati dalle onorificenze. Solo con l’ANGPS ed in virtù della normativa e della documentazione acquisita, che è stato creato materialmente nel giugno del 1969 il Medagliere inteso come Sacro Drappo, e la sua prima comparsa in pubblico è da ascriversi in occasione del 117° anniversario della fondazione della Polizia celebrato a Nettuno il 6 luglio 1969.
Il Medagliere della Polizia di Stato si trova attualmente nella sede nazionale dell’ANPS, collocato nell’ufficio del Presidente Nazionale e custodita in una grande teca in noce chiusa da un ampio sportello a vetri. E’ in questo luogo, deputato alla quotidiana frequentazione dei sodali e dei visitatori, che l’ANPS custodisce il simbolo più significativo dell’appartenenza e del sacrificio ascrivibile all’Istituzione e a suoi uomini.
Della costituzione del Medagliere non si rinvengono tracce normative anteriori all’anno 1968, quando con la sottoscrizione dello Statuto dell’ANGPS, in virtù di pregressi impegni d’onore intercorsi con il Ministero dell’Interno ed il Capo della Polizia, all’art. 3 comma 2°, l’Associazione è stata “…autorizzata all’uso di un medagliere fregiato da tutte le ricompense dell’Ordine Militare d’Italia e Medaglie d’oro e d’argento al V.M. ed al V.C. concesse alla Bandiera del Corpo ed ai suoi appartenenti sin dalla fondazione”. Con il D.P.R. nr. 820 del 7 ottobre 1970, l’ANGPS è stata eretta a Ente Morale con riconoscimento della personalità giuridica, e il suo statuto, approvato espressamente dalla Presidenza della Repubblica, è divenuto legge dello Stato.
E’ questa, quindi, la prima volta che con norma di legge, ancorché indiretta, si attesta formalmente l’esistenza del Medagliere della Polizia, indicandosi nell’ANGPS l’organizzazione di riferimento autorizzata al suo utilizzo. Nella realtà storica, invero, sino al 1968 il medagliere, inteso laicamente come “Sacro Drappo” qual oggi lo vediamo, non era stato ancora realizzato materialmente. Sino a quel momento, infatti, e come avviene ancor oggi, le ricompense all’Istituzione venivano allocate sulla Bandiera di Guerra della Polizia, legate alla base della sua lancia con nastrini azzurri o tricolore. Le ricompense individuali, consegnate personalmente o ai familiari del beneficiato, quale medagliere meramente ideale, venivano contabilizzate e rese note nelle varie circostanze solenni, attraverso l’opera dei mass media e degli organi di stampa