Presentazione del libro “Siro e il mistero delle sue impronte"
La scoperta del socio Anps Luca Natali sul Monte Conero delle orme di un antico rettile marino
Numerosi, interessati e coinvolti gli invitati alla presentazione del libro dell’archeologo Luca Natali “Siro e il mistero delle sue impronte – La scoperta sul Monte Conero delle orme di un antico rettile marino”, che si è tenuta nel salone della Parrocchia Santa Madre di Dio, la sera di lunedì 23 gennaio, organizzato dalla Sezione Anps di Macerata e dall’Oratorio S. Madre di Dio, aderente all’Anspi
Dopo il saluto iniziale del Parroco, Don Carlos, è stato cantato il brano “Lode al Nome Tuo” inneggiante al creato, da un coro in composizione ridotta: Maria, Giulia, Ludovica, Anna Maria,Lucia, Valentina e Nicole alla chitarra
Quindi è intervenuta l’assessore al Comune di Sirolo, Barbara Fabiani, che ha donato a tutti i bambini presenti una copia del fumetto, ideato a seguito della scoperta delle orme,il cui personaggio, appunto Siro, è diventato la mascotte di Sirolo. In effetti Siro è l’abbreviazione di Sirolo, comune ove è avvenuta la scoperta di Natali.
E’ stato poi presentato Marco Barabba, il pescatore di Numana, che ha soccorso l’equipe di esperti, in difficoltà per il mare mosso, durante la ricognizione, tesa a verificare la validità della scoperta. A Barabba, il cui vero nome è Marco Luna, è stata strappata la promessa di un giro in barca la prossima estate.
Si è quindi entrati nel vivo con le relazioni dei protagonisti, ad iniziare dall’autore sia della scoperta che del libro, Luca Natali, che ha raccontato come, mosso dalla curiosità, ha voluto verificare da vicino in una zona impervia del Monte Conero, quelle macchie viste da lontano e risaltate dalla particolare angolatura dei raggi solari. La sua curiosità l’ha premiato, prima la perplessità, poi l’ipotesi, poi la concretezza dell’ipotesi e quindi la verifica con l’ausilio di studiosi, che si sono interessati del caso. Si è quindi giunti alla conclusione che si trattasse di un rettile marino vissuto ad oltre 200 metri di profondità circa 150 milioni di anni fa, le cui impronte sono state impresse nel fondale per un particolare fenomeno di sedimentazione.
L’illustratore scientifico Marco Astraceni e il designer Francesco Saverio Giovagnoli hanno descritto le tecniche utilizzate per raffigurare Siro, basandosi essenzialmente dalle orme scoperte, ma anche dagli studi degli esseri viventi nel presunto periodo.
Ha concluso l’Icnologo dei vertebrati Giuseppe Leonardi. Ha narrato la sua esperienza di studioso in 6 dei 7 continenti dove ha vissuto, studiato e ricercato sul campo, tante volte in situazioni di grande pericolo di vita. Si è soffermato sulle tante impronte di dinosauri esistenti sulla terra, come riconoscerle e valutarne il periodo.
Il professore Leonardi ha coinvolto i bambini presenti, ottenendo risposte davvero sorprendenti a domande cui la maggior parte degli adulti non avrebbero saputo rispondere, segno di come il mondo dell’archeologia affascini tanti ragazzi.
L’incontro si è concluso con l’auspicio che tali eventi possano incoraggiare specie i giovani ad appassionarsi con entusiasmo alla cultura scientifica.